Personaggi del presepe napoletano
Il presepe napoletano è rigorosamente di sughero
con esso si creano sentieri tortuosi pieni di pastori che
scendono verso la grotta, situata in basso ed in primo piano. È sempre presente un fiume che indica lo
scorrere del tempo e un ponte, luogo mistico nel quale, secondo la tradizione, la notte di natale si
possono fare incontri terrificanti.
Il presepe napoletano è una commistione tra sacro e profano: è subito evidente questo tratto osservando i
pastori tipici che lo compongono.
LA CAPANNA E I RE MAGI
Iniziamo dal cuore del presepe e cioè la capanna che è la rappresentazione della nascita di Gesù.
All’interno vi sono Maria e Giuseppe che guardano amorevolmente il bambino appena nato, il bue e
l’asinello che lo riscaldano. All’esterno della capanna vi sono gli angeli che annunciano la nascita di Gesù
e la stella cometa che indica la via ai Magi. Questi montano cavalli di colori differenti che rappresentano
le tre fasi del giorno: il primo monta un cavallo bianco come il sole nascente, il secondo rosso come il
sole al tramonto e il terzo nero come il buio della notte.
BENINO
Tradizionalmente collocato in alto vi è Benino il giovane pastorello che sogna il presepe: la legenda
vuole che il presepe sia un sogno fatto da un piccolo pastorello dormiente; altri invece ritengono
rappresenti l’umanità dormiente rispetto al divino.
MESTIERI
Tutto intorno la capanna ci sono le varie rappresentazioni dei mestieri svolti dalla popolazione dell’epoca:
il vinaio, il cacciatore con un fucile in mano rappresenta la morte, il pescatore che rappresenta la vita, il
pastore con le pecore che rappresentano il gregge che con la nascita di Gesù ha ricevuto una guida, il
contadino, i venditori di cibo che sono sempre dodici poiché sono l’allegoria dei dodici mesi dell’anno
(Gennaio: macellaio o salumiere; Febbraio: venditore di ricotta e di formaggio; Marzo: pollivendolo e
venditore di altri uccelli; Aprile: venditore di uova; Maggio: coppia di sposi con cesto di ciliegie e di
frutta; Giugno: panettiere; Luglio: venditore di pomodori; Agosto: venditore di anguria; Settembre:
venditore di fichi o seminatore; Ottobre: vinaio o cacciatore; Novembre: venditore di castagne; Dicembre:
pescivendolo o pescatore).
LE DONNE
Diverse sono le figure femminili che rappresentano la vita che le donne svolgevano all’epoca: c’è chi va a
prendere l’acqua al pozzo, chi lava i panni nel fiume che simboleggiano le levatrici che vanno in aiuto di
Maria, chi vende gli animali o le uova.
LA ZINGARA
é la rappresentazione della profezia fatta da una sibilla che aveva predetto la nascita di Gesù: in mano ha
dei chiodi che vogliono rappresentare il futuro di Gesù.
IL PASTORE DELLA MERAVIGLIA
Solitamente posizionato in prossimità della grotta ha le braccia e la bocca spalancate perchè assiste con
meraviglia e stupore alla nascita di Gesù.
CICCIBACC NGOPP A BOTT
Rappresenta la figura pagana del Dio Bacco con un fiasco di vino tra le mani dall’aspetto grosso e dalle
guance rosse.
MENDICANTI, ZOPPI E CIECHI
Rappresentano le anime del Purgatorio che chiedono preghiere ai vivi.